Fabio Accardi
20 Anos de Saudade
Mordente Records
2015
Ogni volta che mi capita tra le mani un tributo a Tom Jobim tendo sempre ad essere prevenuto. Mi aspetto di ascoltare niente di più che la solita solfa. Dopotutto, essendo Jobim uno degli artisti più omaggiati della musica brasiliana e non solo, è statisticamente normale che sul mercato ci siano un sacco di prodotti di dubbia qualità.
Di fronte ad ogni tributo a Jobim, però, mi riservo sempre il diritto di ricredermi, il piacere di lasciarmi sorprendere. E così è stato con 20 Anos de Saudade, il disco che Fabio Accardi, percussionista pugliese, ha voluto interamente dedicare all’autore di Garota de Ipanema. Il lavoro, registrato per la Mordente Records, raccoglie undici brani scritti dal compositore carioca, riproposti con raffinatissimo gusto ed eccelsi arrangiamenti. D’altra parte, l’entourage messo in piedi da Accardi è composto da musicisti di grande spessore artistico come Maria Pia de Vito, Roberto Taufic, Gabriele Mirabassi e Fabrizio Bosso, solo per citarne alcuni.
I brani, dal canto loro, non necessitano certo di presentazioni. Sono i classici dei classici rivisitati con garbo ed eleganza. Da Caminhos Cruzados a Chega de Saudade, da Sabià a Brigas Nunca Mais, il disco si mantiene solenne per tutta la sua durata senza che questo imprigioni le improvvisazioni né, tantomeno, costringa lo swing brasiliano in battute troppo rigide. Tutt’altro. L’ondeggiare ritmico e melodico che tanto fece innamorare Frank Sinatra è decisamente preservato nel lavoro di Accardi tanto da raggiunge, in certi punti, la sua più ampia espressione.
Complessivamente, 20 Anos de Saudade è un lavoro maturo che si approccia con eleganza e riverenza al canzoniere di uno dei più grandi compositori che il Brasile abbia mai conosciuto. L’omaggio di Accardi a Tom Jobim è esattamente quello che chi ama la bossa nova dovrebbe ascoltare.

