Prima ancora della caipirinha, la cachaça è la regina delle bevande alcoliche brasiliane. Il suo ruolo nella cultura popolare brasiliana è così importante che si contano numerose canzoni ad essa dedicate. Vacilão di Zeca Pagodinho, Cachaça Mecânica di Erasmo Carlos, Pinga Marvada di Inezita Barroso sono solo alcune delle canzoni che, in un modo o nell’altro, citano la bevanda nel loro testo. A queste si aggiunge un samba di successo scritto nientedimeno che da Adoniran BarbosaOsvaldo Molles.

Adoniran BarbosaIl brano fu lanciato nel ’68 durante la I Bienal de Samba, un concorso a suon di samba durante il quale si presentarono , tra gli altri, Chico Buarque con Bom Tempo, Zé Keti con Foi Ela, Jair Rodrigues con Coisas do Mundo, Minha Nega, scritta da Paulinho Viola, ecc.ecc. Muller, Patrão e Cachaça, invece, era difesa dai Demônios da Garoa. L’esibizione ottenne così tanto successo che Adoniran, seduto tra il pubblico, fu invitato a salire sul palco per ricevere l’ovazione della folla. Il brano, però, non superò la fase eliminatoria e la giuria fu duramente contestata dal pubblico.

La storia raccontata nel testo è quella della delusione amorosa di Violão da Silveira – tutti i personaggi derivano dall’umanizzazione dei classici strumenti del samba – quando scopre del matrimonio di Cuíca de Souza con Cavaquinho de Oliveira. A consolare Violão ci pensa Pandeiro:

Não seja bobo
Não se escracha
Mulher patrão e cachaça
Em qualquer canto se acha

Non essere ingenuo,
non ti demoralizzare
Donne, padroni e cachaça
si trovano dappertutto.

Ed effettivamente, tale Pandeiro ha ragione. In Brasile la cachaça si trova veramente in ogni angolo ed è apprezzata da tutti i brasiliani, senza distinzioni di classe sociale o di cultura. Tra l’altro, sul mercato esistono un’infinità di marche e di qualità di cachaça, dalla grande produzione ai prodotti artigianali invecchiati in botti di legno (soltanto questi prendono un colore ambrato) per affezionati e intenditori.

Economica e di facile produzione, la cachaça, conosciuta anche come pinga o aguardente, è uno deiCachaca-Brasileira simboli della brasilianità insieme al caffè, al samba, al carnevale e al calcio. È stata il primo distillato dell’America Latina, ma la sua invenzione è avvolta nel mistero: non si sa, infatti, se sia opera dei portoghesi, degli schiavi o se sia nata per caso, da un banale errore di lavorazione.

Un’altra curiosità importante sulla cachaça riguarda la sua produzione che distinguer il superalcolico brasiliano dal rum, bevanda tipica dei Caraibi. Infatti, nonostante entrambi siano dei distillati preparati con lo stesso ingrediente,il succo della canna da zucchero (in Brasile conosciuto come garapa) , per la fabbricazione del rum questo viene cotto, mentre per la produzione della  cachaça la garapa fresca viene lasciata fermentare.

Il diverso processo di produzione garantisce caratteristiche organolettiche molto diverse.

La cachaça, infine, è l’ingrediente principale della cocktail brasiliano per antonomasia: la caipirinha. Per conoscerne la ricetta vai su Sabor Brasil.

Questo articolo è stato scritto a quattro mani con Fernanda Bocconi di Sabor Brasil

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Adoniran Barbosa e la misteriosa storia della cachaça
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Adoniran Barbosa e la misteriosa storia della cachaça
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Tra i tanti artisti ad aver dedicato un brano al superacololico brasiliano, la cachaça, appare anche il nome di Adoniran Barbosa.
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