Il viaggio prosegue verso sud a 5 chilometri da Porto Seguro e ci fermiamo ad Arraial d’Ajuda per goderci le sue splendide spiagge, sormontate dai suoi giganti di sabbia, le falesie, che si possono riconoscere in due tipologie principali: “vive” quando sono a picco sul mare, “morte” quando invece sono separate da una piattaforma litorale. Praia do Mucugê, praia de Pitinga. Avevamo già visto chilometriche spiagge brasiliane sovrastate da falesie, ma ogni volta la loro bellezza toglie il respiro e ti domina.
Dalla strada principale di Arraial, scendiamo in spiaggia e camminando lungo il bagnasciuga arriviamo fino alla bellissima spiaggia di Pitinga.
Nonostante la presenza classica in alcune zone di “Barracas”, i tipici bar dove gustarsi cerveja e caipirinhas, in altre ci si può sdraiare sulla sabbia senza nessuno intorno.
In ogni caso ci è sembrato che ci sia molta attenzione e voglia di preservare questo patrimonio naturale, con l’attenzione alla dislocazione di tavolini e “cadeiras”, alla raccolta dei rifiuti, alla cura della Mata Atlantica circostante.
Verso sera allontanandoci dal centro più trafficato e commerciale di Arraial, con le sue strade piene di negozi, boutiques e ristoranti, scopriamo il nucleo originale della città nato ovviamente intorno ad una chiesa che ovviamente guarda dall’alto il mare. La piccola chiesa del villaggio è un omaggio ai primi Gesuiti passati di qua nel 1549. Qui fu ritrovata una piccola immagine intagliata sul legno di Nossa Senhora d’AjudaLa Vergine, venerata in tutto il paese, viene invocata per ricevere grazie e pare che chiunque beva o si immerga nelle acque miracolose della sua fonte tornerà più volte in questo luogo. La chiesa non ha nulla dello sfarzo e dell’opulenza di molti luoghi di culto ma una spiritualità enorme.
Girando per le strade principali è facile rendersi conto di quanto Arraial abbia perso la sua autenticità, ma questa piazzetta, dove di sera si balla il forró, con i suoi grandi alberi e gli anziani seduti a bere e a chiacchierare, i negozietti molto meno glamour e la sua chiesa rivolta verso il mare, vale da sola il viaggio. Inevitabilmente i nostri passi ci hanno portato lì, a scoprire un ristorante pieno delle opere d’arte di un artista locale, a fare amicizia con Cris che ci portava i piatti e ci parlava della sua vita, mentre una luna incredibilmente grande e luminosa saliva dal mare.
L’indomani carichiamo bagagli e zaini sull’autobus sbagliato (volevamo fare il tragitto più breve e veloce), ma mai errore è stato più azzeccato…..due ore di tragitto lungo la vecchia strada di terra sconnessa su un convoglio altrettanto vetusto che ha un universo a bordo: un indio vestito secondo la sua tradizione, una giovane donna che allatta il suo piccolo, ragazzi di ritorno dalla scuola che scendono e si incamminano apparentemente nel nulla… e tutto puoi pensare tranne che questo umanità possa esistere e vivere lì, sicuramente in piccolissimi villaggi immersi nella foresta, nelle vicinanze di uno dei luoghi più esclusivi della regione: Trancoso. Questa non è che una delle tante facce della multiforme realtà del Brasile.
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DIARI DAL BRASILE: ARRAIAL D’AJUDA
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DIARI DAL BRASILE: ARRAIAL D’AJUDA
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Il viaggio di Tamara e Paolo continua e questa volta fa tappa ad Arrajal da Ajuda con una breve sosta nella meravigliosa Praia da Pitanga
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