Canto

 Tania Maria

Canto
EGEA Records
2012

Perché  Canto, ultima fatica discografica di Tania Maria, veda la luce solo ora non è del tutto chiaro, soprattutto se si pensa che le tracce del disco sono state registrate in parte nel 2005, a Parigi, e in parte nel 2008, a São Paulo. Tra registrazione e pubblicazione, si contano quindi almeno quattro anni di ritardo che sembrano, però, non pesare affatto su un sound fresco e brillante apprezzabile già dalla prima all’ultima traccia. Ascoltando Canto, infatti, ritornano in mente le parole di un certo Tom Jobim quando non esitò ad indicare  Tania Maria come la più grande artista jazz di tutto il Brasile. Non aveva torto.

Quando canta, la brasiliana sfodera una voce robusta, grave e rotonda, capace di adattarsi ai diversi registri del disco.  Ne è un esempio il brano che dá il nome all’intero lavoro, Canto per l’appunto, in cui l’artista prima si adagia su un pianoforte compiacente per poi offrire uno scat, rapido, impeccabile, che accenna all’inno brasiliano, a conferma del forte legame tra l’artista e la sua terra.”Ah! como è bom lembrar do meu país”, si canta.

Il pianoforte è protagonista indiscusso del disco che mai cade nell’ingenua ostentazione, rimanendo piuttosto su un piano di dialogo paritario con gli altri strumenti, merito anche degli arrangiamenti curati dalla stessa artista. In questo senso, Florzinha, versione brasiliana di Petite Fleur di Sidney Bechet, è sicuramente l’esempio lampante di come Tania Maria riesca a dare il giusto valore ad ogni musicista, in un quadro sapientemente orchestrato in cui, molto spesso, pianoforte, voce e sassofono si lanciano all’unisono in vertiginosi interventi terzinati. Al trombone, invece, viene lasciato l’assolo finale, sostenuto da piano e pandeiro. Rispetto all’originale, inoltre, l’artista brasiliana ripropone una versione con un ritmo decisamente più sostenuto e vagamente sambeggiante.

Canto è, in definitiva, un disco maturo, sensibile, poetico e romantico, che alla fine ti lascia con una sola domanda venata di ingenua rabbia: perchè Tania Maria ha aspettato così tanto per pubblicarlo? Ma basta premere play per ascoltare la risposta: ça c’esto bon/bon bon bon. Ed è di subito amore!