Marco Molendini, sulle pagine de Il Messaggero del 1983, definiva Dorival Caymmi come il poeta della semplicità. Lo stesso Caymmi diceva: La semplicità è tutto. Prendi la mano, mettici un po’ d’acqua. Guardala. La definizione scientifica dice che non sa di niente, che è incolore e insapore. Eppure è la vita, il grande mistero della vita. Poche semplici parole in grado di descrivere l’universo poetico del patriarca della musica brasiliana, come lo definiva Jorge Amado. Dopotutto, non si può dire di conoscere la musica brasiliana se non si conosce l’opera di Dorival Caymmi. Per questo, per quanto difficile sia riassumere una carriera di successi durata sessant’anni, abbiamo cercato di offrirvi una retrospettiva che sia la più completa possibile.
Gli esordi
Il 30 aprile del 1914 nasceva, nella città di Salvador,Dorival Caymmi. Figlio di Durval Henrique Caymmi e di Dona Sinhá, il nome Dorival, così come quello degli altri tre fratelli Deraldo, Dinahir e Dinah, ha la prima lettera che coincide con la prima lettera della parola Dio. Dorival, in quel 30 aprile del 1914, ancora non poteva saperlo, ma avrebbe cambiato in modo sostanziale la storia della musica brasiliana e del suo Paese.
Cresciuto in una famiglia dedita alla musica – il papà Durval suonava chitarra, bandolim e pianoforte e la mamma Dona Sinhá cantava meravigliosamente bene – il piccolo Dorival ha iniziato decisamente presto ad interessarsi a tale arte. All’età di tre anni pare che cercasse di suonare, invano, la chitarra del padre che, dal canto suo, cercò di coltivare la passione del figlio insegnandogli i primi accordi. Per parlare di prime semplici composizioni, però, bisogna aspettare quantomeno il 1925.
All’età di tredici anni, dimostratosi poco interessato agli studi, abbandona la scuola e inizia a lavorare nella redazione del giornale cittadino O Imparcial, dove lavora fino a quando il quotidiano chiude battenti nel 1929. Gli anni passati a lavorare alla rivista sono anche quelli in cui Caymmi scopre l’amore per la pittura che l’artista coltiverà negli anni senza mai perdere di vista quello per la musica.
La sua prima vera composizione arriva nel 1930 con il titolo O sertão.
La carriera musicale da professionista, però, inizia nel 1935 quando, con il gruppo Três e Meio, partecipa ad alcuni programmi alla Rádio Clube da Bahia. Tra l’altro, il primo cachet artistico che Caymmi ricordi lo ha ricevuto proprio dopo un esibizione con questa band. Sempre nel 1935, il presentatore radio Gilberto Martins, recatosi a Salvador con il cantante Leo Vilar, inizia a dirigere la Rádio Blue, lanciando definitivamente sul mercato ilcompositore baiano con il programma Caymmi e suas canções praieras.
Nel 1937 Caymmi compone la sua prima canzone mainstream, ancora oggi tra le più famose dell’artista, dedicata al mare. Il brano si intitola O Mar.
L’arrivo a Rio de Janeiro
Nel 1938, Dorival Caymmi parte, a bordo della nave Itapé, alla volta di Rio de Janeiro dove, secondo i suoi piani, avrebbe lavorato come giornalista, dedicarsi meglio alla pittura e iscriversi alla facoltà di Legge. Effettivamente, grazie all’aiuto di una parente, l’artista baiano trova lavoro come giornalista al O Jornal e pubblica alcuni disegni per la rivista O Cruzeiro. Parallelamente, riceve un contratto dalla prestigiosa Rádio Tupi consacrandosi definitivamente come artista e iniziando a frequentare l’ambiente boemo della città. Sono questi anni di incontri importanti, come quello con i giornalisti Carlos Lacerda e Samuel Wainer, e con il sambista Almirante, grazie al quale Caymmi conoscerà Carmen Miranda.
Quest’ultima registrerà una delle composizioni più belle di Dorival, O que é que a baiana tem?, che fu composta tra Salvador e Rio de Janeiro e che sarà inserita nella colonna sonora del film Banana da Terra di Wallace Downey, raggiungere così visibilità internazionale.
Il 1939 fu un anno fondamentale per Caymmi che, oltre al grandissimo successo di O que é que a baiana tem?, che registou in duetto con la Miranda per la Odeon, lancia il suo primo disco con brani del calibro di Rainha do Mar, Promessa de Pescador, Roda de Pião. Nello stesso anno conosce due figure importanti per la sua vita personale e professionale. La prima è Jorge Amado, scrittore conterraneo con il quale Caymmi allaccerà una duratura e solida amicizia. Il secondo incontro è quello con la cantante Adelaide Tostes, in arte Stella Maris, che Caymmi sposerà un anno dopo.
Gli anni quaranta
Gli anni quaranta sono anni di grande soddisfazione personale e professionale per Caymmi che, oltre a sposare Stella Maris, ha tre figli: Dori, Danilo e Nana che si affermeranno anch’essi sulla scena musicale.
Dal punto di vista professionale, il 1940 è l’anno di O Samba da Minha Terra, composizione ispirata alle rodas de samba di Bahia. Il brano, diventato famosissimo nella voce di João Gilberto, riporta un verso proverbiale che recita:
Quem não gosta de samba
Bom sujeito não é
É ruim da cabeça
Ou doente do pé
Nello stesso anno registra il brano É Doce Morrer no Mar, i cui versi, tratti dal romanzo Maro Morto, sono di autoria di Jorge Amado e la canzone A jangada voltou só. Mentre con il gruppo vocale Anjos do Inferno incide i brani Você já foi à Bahia?, Requebre que eu dou um doce, Vatapá e Rosa morena.
Da questo momento, l’artista inizia una fortunata tournée per il Brasile e interrompe, almeno per un po’ di tempo, le sessioni di registrazione. Tornerà a farlo solo nel 1945, per la Odeon, incidendo brani come Peguei um ita no norte e Dora, uno splendido omaggio alla città di Recife, com chiari riferimenti al frevo e al maracatu. Il gran classico Marina, invece, è del 1947. I versi di questa canzone ancora oggi sono impressi nella memoria di ogni brasiliano:
Marina, você faça tudo
Mas faça um favor:
Não pinte este rosto que eu gosto
E que é só meu
Marina, você já bonita
Com o que Deus lhe deu.
Il brano fu interpretato durante lo stesso anno da Nelson Gonçalves, Dick Farney e Francisco Alves.
Dal 1950 al 1980
In questo trentennio Dorival Caymmi si afferma definitivamente come uno dei più grandi compositori del suo Paese. Tra i grandi classici registrare in questo intervallo si possono ricordade Só louco, Maracangalha, Canção da partida, Adeus da esposa, Temporal, Cantiga de noiva, Velório Val, Na manhã seguinte, Promessa de pescador, Dois de Fevereiro, O vento, Saudades de Itapoã, Noite de temporal, Festa de rua e O mar.
Nel 1957, incide Saudades da Bahia, battendo ogni record di vendite raggiunto fino a quel momento, mentre un anno più tardi lancia il disco Ary Caymmi – Dorival Barros insieme al compositore Ary Barroso. Nel disco Caymmi interpreta brani celebri di Barroso come Risque, Maria e Na Baixa do Sapateiro, mentre Ary Barroso canta Lá Vem a Baiana, Nem Eu e Marina, solo per citarne alcuni.
Gli anni ’70 sono quelli dell’acclamato disco Caymmi del 1972 che include il brano Oração da Mãe Menininha, in omaggio alla ialorixá Menininha do Gantois a cui Caymmi era devoto. A questa composizione si aggiungono quelle che contribuirono alla colonna sonora di Capitães de Areia di Jorge Amado e a Modinha para Gabriela che fu inserita nella colonna sonora della novela Gabriela, basata sul romanzo Gabriela Cravo e Canela.
Il successo di Caymmi conquista anche il Belpaese in cui, durante una tournée internazionale, l’artista si presenterà a Roma, nel 1980, in una serie di spettacoli intitolati Bahia de Todos os Sambas.
Dagli anni 90 in poi
Insieme ai tre figli Nana, Dori e Danilo, già artisti consacrati sin dagli anni settanta, Dorival si presenta nel 1991 al Festival de Montreux con un concerto strepitoso immortalato nel disco Família Caymmi em Montreux. In questi la produzione artistica del compositore è florida. Sul mercato vengono lanciati dischi come Caymmi em família per la Som Livre, Caymmi in Bahia per la Polygram e poi il doppio cd Caymmi Inédito registrato nel 1985 ma lanciato solo nel 1997.
La carriera dell’artista si interrompe poco prima della sua dipartita.
Nel 2008, dopo nove anni i lotta contro un carcinoma renale, all’età di 94 anni, Dorival Caymmi si congeda dal suo pubblico lasciandoci pochi dischi, soltanto venti, ma un’eredità musicale infinita a cui ogni artista brasiliano non può che guardare.
Riconoscimenti
Come uno dei più grandi compositori della storia del Brasile è facile pensare quanti numerosi siano i riconoscimenti che questo artista ha ricevuto durante la sua lunga carriera. La prima è arrivata nel 1953 quando gli è stata intitolata la spiaggia principale della sua amata Itapuã.
Nel 1984 la Funarte ha lanciato il disco Setenta anos, per festeggiare i settant’anni dell’artista. Il progetto era composto da sette blocchi tematici a suddividere l’opera di Caymmi nel seguente modo: Postais da Bahia, Das mulheres, Cenas da Bahia: Praias de festas, Histórias e lendas de pescadores, O amor pelo mar, Canções de amor e Caymmi pede a benção.
L’anno successivo fu inaugurata la Avenida Dorival Caymmi a Salvador.
Nel 1986, la Escola de Samba Estação Primeira de Mangueira si presenta al carnevale di Rio de Janeiro, vincendolo, con il tema Caymmi mostra ao Mundo o que a Bahia e a Mangueira tem.
Nel 2000, gli viene intitolata una strada di Leblon, nella zona sud di Rio de Janeiro e nell’anno della sua morte una statua di bronzo, ispirata alla famosa foto di Evandro Teixeira, viene eretta vicino ad una colonia di pescatori sulla spiaggia di Copacabana.
Nel 2009 viene inaugurata la mostra Caymmi acervo digital nella Casa do Acervo dello Espaço Tom Jobim, nel Jardim Botânico di Rio de Janeiro, composta da una piccola raccolta di opere e oggetti personali appartenuti al compositore baiano.
Nel 2014, anno del centenario della sua nascita, ci sono state varie manifestazioni per ricordare Caymmi. La commissione cultura della Camera dei Deputati ha invitato al Congresso Nazionale Danilo Caymmi, João Jorge Amado, figlio dello scrittore, e Ricardo Cravo Albin perchè ricordassero Dorival. Nello stesso anno, è stato lanciato il disco Dorival Caymmi centenário, con gli arrangiamenti di Dori Caymmi e Mário Adnet, e la partecipazione di Nana Caymmi nei brani Sargaço mare Lagoa do Abaeté, di Caetano Veloso in Sábado em Copacabana, Danilo Caymmi in Vatapá, di Dori Caymmi, in Nem eu, di Chico Buarque in Dora, e Chico Buarque, Caetano Veloso e Gilberto Gil nel samba O que é que a baiana tem?.


Fantastica recensione
😀