La città di Salvador si estende in direzione delle spiagge cresce sul lungomare, oggi gremito di ristoranti, night, bar e belle, bellissime abitazioni. Dal quartiere della Barra all’ Avenida Oceanica, da Rio Vermelho a Pituba e continuando sempre sul litorale, si giunge sino a Itapuã. Lo scenario al quale si assiste giornalmente, precorrendo l’intero litorale, varia: il colore della sabbia cambia da spiaggia a spiaggia e più ci si allontana dal centro di Salvador, più le distese di verde, le palme di cocco e le piccole colline dalle quali osservare i surfisti che cavalcano l’onda perfetta sono scenari più che comuni.
Avvicinandosi sempre di più a Itapuã, il colore dell’oceano, dalle varie sfumature di blu, è unico e riempie gli occhi: dalla collinetta conosciuta da tutti i baiani come Jardim de Alah si può osservare quello strano gioco della natura chiamato oceano. Buttando lo sguardo più lontano, la distesa di sabbia sembra allargarsi sempre di più sino a rimpicciolirsi in prossimità della punta di terra dove, come era anticamente, è collocato il faro di Itapuã immerso tra il verde del Pau Brasil e le palme di cocco.
Una statua di Yemanjá informa i viaggiatori dell’ingresso in quello che è meglio conosciuto come il Principato di Itapuã. Anticamente era un quartiere alla moda, elegante, di gente ricca e famosa: numerosi film furono girati in prossimità della bellissima spiaggia di Pedra do Sal. A Vinícius de Moraes piaceva andare a scolarsi un whisky in Piazza Dorival Caymmi, a Itapuã. In prossimità della Piazza Dorival Caymmi, Vinícius si è costruito, nel 1974, la casa dove visse con la sua amata moglie, Gessy Gesse.
“Aí está Amiga, a casa
Pronta, a porta aberta, a mesa
Posta: uma casa feita
De canções cantadas por todo o Brasil
(Com abatimento pra estudantes). Aí está ela
Amada, projetada sobre o oceano, e cujo silêncio
É perturbado apenas pelo marulho constante
Das ondas que espadanam rendas brancas
Nas negras rochas de Itapuã […]”.
“Lì si trova Amica, La casa
Pronta, la porta aperta, il tavolo
Sistemato: una casa fatta
di canzoni cantate per tutto il Brasile.
Lì si trova la casa
Amata, progettata sopra l’oceano, il cui silenzio
È perturbato appena dal movimento costante
Delle onde che infrangono merletti bianchi
Nelle nere rocce di Itapuã […]”.
Fu in questa casa che Vinícius de Moraes compose, insieme a Toquinho, diverse canzoni che hanno coronato e coronano tutt’oggi il successo della Bossa Nova brasiliana.
Oggi, Itapuã è lo scenario di superstizioni cinematografiche e di un’intensa attività edilizia. Malgrado tutto, non ha perso completamente il suo fascino di borgo dell’interno e luogo di ritrovo, nella piazza dedicata a Vinícius de Moraes, per i pescatori del piccolo villaggio che ricordano davanti ad una birra fresca quando il re della Bossa Nova dava due accordi di chitarra al tramonto di ogni giornata… quasi a voler dare il benvenuto alla sera invitando le donne a danzare sulle note delle sue celebri canzoni, oggi impresse tra i muri della Piazza a lui dedicata.
É bom
Passar uma tarde em Itapuã
Ao sol que arde em Itapuã
Ouvindo o mar de Itapuã
Falar de amor em Itapuã