L’idea era quella di staccare la spina per un po’. Un periodo sabbatico, insomma, per riprendere fiato dopo anni di intenso lavoro. Invece, per Arnaldo Antunes le ferie si sono trasformate in una stagione di composizione. Durante i viaggi a Paraty, in Italia, negli Stati Uniti e in India, infatti, ha preso forma il diciassettesimo disco dell’artista paulistano.
Já é, questo il titolo del disco è un diario di viaggio, le quindici canzoni, tutte inedite, i capitoli che che ne raccontano le tappe. La prima, quella a Paraty, nasce dall’incontro squisitamente brasiliano tra l’autore e i vecchi parceiros Dadi, Marisa Monte – che pure duetta con Arnaldo Antunes nel disco – e Carlinhos Brown suggellato da brani come Dança e Peraí, Repara. O Metereologista, Azul e Prateado, Saudade Farta, Se Você Nadar, invece, si portano dietro il freddo gelido di New York, mentre il solenne misticismo della città di Rishikeshi, in India, impregna testo e musica di Antes, Só Solidão e Aqui Onde Está, mantra minimalista a chiudere il disco.
Mappamondo a parte, in Já é Antunes si affida a nuovi registri compositivi nella ricerca costante di sonorità più fresche e colorate. Un processo di auto rinnovamento, insomma, che parte dalla scelta di registrare l’intero disco a Rio de Janeiro – questa è la prima volta che l’artista non registra a São Paulo -, che passa attraverso la produzione di Kassin e che si definisce nelle collaborazioni con numerosi artisti come Pedro Sá, Domenico Lancellotti, Davi Moraes, Marcelo Jeneci, Zé Miguel Wisnik, Jaques Morelenbaum, Márcia Xavier, solo per citarne alcuni.
Anche dal punto di vista stilistico, Arnaldo Antunes è decisamente eclettico, fuggendo da ogni tentativo di classificazione. In Já é si passa dalla bossa nova di Só Solidão, al reggae di Ôbitos o al rock di O Metereologista, a confermare il momento di particolare ispirazione in cui Arnaldo Antunes si trova. Dopotutto, non è un caso se Já é arriva in contemporanea con la pubblicazione di un libro – Agora Aqui Ninguém Precisa De Si – e con l’inaugurazione della mostra Palavra em Movimento.