Sicuramente Rabello non è un cognome che passa inosservato eppure, questa volta, non si parla del celebre Rafael, ma di suo nipote João. Anch’egli virtuoso delle sei corde, il giovane Rabello non deve l’estro artistico solo allo zio ma anche al padre, il principe del samba Paulinho da Viola.
Nonostante abbia intrapreso la carriera artistica all’età di 16 anni, grazie ad un lavoro sul compositore Nicanor Teixeira registrato nel 1998 e presentato nel 2001 nella sala Baden Powell di Rio de Janeiro, João ha iniziato a prendere confidenza con il pubblico pochi anni più tardi quando si è ritrovato ad accompagnare Paulinho da Viola nelle tournées per il Brasile come sostituto del chitarrista César
Faria, suo nonno.
Il primo lavoro da solista di João Rabello arriva nel 2006. Roendo as unhas, questo il titolo del disco, viene accolto dalla critica, sia nazionale che internazionale, con molto entusiasmo tanto che nel 2009 a Rabello viene dato l’onore di aprire il Queensland Music Festival, uno dei festival musicali più importanti del continente australiano.
Nel 2011 João Rabello lancia sul mercato Uma Pausa de Mil Compassos, un lavoro inedito capace di mettere in risalto una forte personalità artistica lasciando da parte le influenze musicali ricevute dalla famiglia e aprendosi a nuove frontiere compositive.
Qualche mese fa João presentava il suo disco a São Paulo, nel circuito Sesc, e proprio in questa occasione abbiamo avuto modo di incontrarlo e di registrare la nostra consueta video intervista.