Questo articolo è stato scritto a quattro mani con Fernanda Bocconi di Sabor Brasil

Axé. Energia positiva, nel linguaggio del Candomblé e in quello dell’Umbanda. Un saluto, un augurio. Nel 1987, però, il giornalista brasiliano Hagamenon Brito accostò la parola axé a music dando un nome ad un genere musicale che dagli inizi degli anni ’80 animava le strade delle città di Bahia. Carlinhos Brown, tra gli altri, è espressione autentica del genere. A lui si deve il merito di avere esportato la musica axé in tutto il mondo.

Maria Caipirinha ne è un esempio. Il brano, composto nel 2004 per il disco Candyall Beats – una parceria con il dj Dero – è un mix tra axé e quella che lo stesso autore definisce tecnobatucada. La ritmicità, l’allegria e le immagini evocate sono la traduzione perfetta del carnevale brasiliano. Il testo, semplice e immediato, la descrizione della festa nelle strade di Bahia.

Vem Maria, bate o pandeiro
Para você tudo é fevereiro
Vem Maria sou de você

Vieni Maria, suona il pandeiro
Per te tutto è febbraio
Vieni Maria sono tuo

Il brano offre all’ascoltatore elementi della cultura brasiliana che vanno dal carnevale, come già detto, alla caipirinha2feijoada, fino alla caipirinha, la bevanda brasiliana che ha contagiato il mondo.

La bevanda, così come la canzone, è un condensato di allegria e colori che ben descrivono l’intensità delle feste brasiliane. E in ogni festa, la caipirinha è regina!

Per chi non lo sapesse, Caipirinha è il diminutivo di caipira, appellativo usato per chi abita in campagna, in particolar modo nella regione sudest del Brasile. Non esiste una documentazione che chiarisca la relazione tra la bevanda e il luogo dove è stata creata, ma poco importa:  oggi la caipirinha è talmente conosciuta che non ha bisogno di presentazioni.
Nel 2009 la caipirinha è stata ufficialmente riconosciuta come bevanda tipica del Brasile. Gli ingredienti fondamentali della caipirinha sono la cahaça, un distillato brasiliano ricavato dalla canna da zucchero, lime e zucchero. La sua gradazione alcolica è compresa tra quindici e trentasei per cento in volume.

Oltre alla versione classica, però, esistono capirinhas per tutti i gusti: caipirinha di fragola, di frutti rossi, di Caipirinha de Maracujá
jabuticaba, di maracujá, ecc.ecc.
E anche per quel che riguarda la base alcolica, la creatività del popolo brasiliano è infinita.  Se sostituiamo la cachaça con la vodka, avremo la caipiroska, e se, invece, usiamo il sakè, avremo sakerosca. Quest’ultima ha un sapore più delicato ed è molto apprezzata dalle ragazze.

Da provare anche il brigadeiro di caipirinha, una versione di brigadeiro – famoso pasticcino di latte concentrato, zucchero e cacao – aromatizzata con cachaça e lime.

Se avete voglia di festeggiare con una caipirinha, la ricetta la trovate su Sabor Brasil