Mariana Aydar
Pedaço Duma Asa
2015
Figlia di Mario Manga, componente della band paulistana Premê, e di Bia Aydar, già produttrice di artisti del calibro di Lulu Santos e Luiz Gonzaga, Marina Aydar non poteva scegliere un cammino diverso da quello della musica. Affermatasi nel mercato fonografico già dal 2000, la giovane artista paulistana col tempo ha conquistato uno spazio privilegiato nel variopinto universo musicale brasiliano. Quello stesso spazio in cui si collocano musicisti raffinati come Romulo Froés o Nuno Ramos.
E, in effetti, non è un caso se il nuovo disco di Marina, Pedaço Duma Asa, è profondamente legato a questi due nomi. Nello specifico, Romulo è il collante tra la musica della Aydar e l’eclettica arte di Ramos. Quest’ultimo, invece, è l’oggetto di questo disco decisamente interessante che porta con sé la poliedricità e la versatilità dell’artista condensate in dodici tracce, di cui sette inedite.
Sin da subito, Mamãe e Papai, brano scritto da Nuno Ramos e Clima, offre la meteria prima di cui si compone il disco: la ritmicità del samba venata dai riff acidi della chitarra elettrica Guilherme Held. Sulle stesse fondamenta si ergono anche Poeira e Caia Na Risada. Il primo è un brano scritto a quattro mani da Mariana Aydar e Nuno Ramos nel 2014. Il secondo, invece, è il frutto di una collaborazione tra Ramos e Clima che sembra incastrarsi a meraviglia nel canto della Aydar.
Atrás Dessa Amizade, scritta da Nuno Ramos e lanciata da Romulo Froés nel 2006, si spoglia di qualsivoglia fronzolo armonico per lasciare spazio alla voce sinuosa di Mariana che inizia a cappella per poi lasciarsi avvolgere dal riff di chitarra. Decisamente più rock, invece, Isso Pode il cui ritornello sfoggia un sound distorto e carico di groove destinato a sciogliersi nella languida atmosfera di Pedaço Duma Asa, brano che dà il titolo al disco.
Controcorrente rispetto all’intero lavoro è sicuramente Samba Triste, in cui una piacevole deriva bossanovista mostra una Mariana Aydar decisamente a proprio agio anche in acque lontane da quelle in cui normalmente naviga. In Pedaço Duma Asa, in fondo, la Aydar si impone come artista di grande personalità e maturità, capace di distinguersi nel groviglio musicale da cui viene, quello di São Paulo, offrendo un prodotto nuovo e provocante senza, però, perdere il legame con le proprie radici.