Mart'Nalia canta Vinicius de Moraes
Mart’Nalia
Mart’Nália canta Vinicius de Moraes
Biscoito Fino
2019

Sembra di vederlo Vinicius de Moraes mentre, con un bicchiere di whiskey nella mano duetta con Mart’nália sulle note di Saudade Da Benção eppure è solo un illusione, il risultato di un artificio tecnologico che apre il disco della cantante carioca intitolato, appunto, Mart’Nália canta Vinicius de Moraes. Edito dall’etichetta Biscoito Fino, il disco è l’ennesimo omaggio al grande poetinha, che questa volta però, nelle corde dell’artista carioca, si carica ulteriormente della cadenza pura del samba, a discapito delle ritmiche della bossa nova.

D’altra parte il samba è la culla nella quale Mart’Nália è cresciuta insieme a suo padre Martinho da Vila. Ad ogni modo, il risultato è decisamente gradevole. Alcuni brani, come Minha Namorada o Tarde em Itapoã, quest’ultima interpretata insieme a Toquinho, sembrano animate da rinnovata vitalità che l’artista di Rio de Janeiro sembra capade di infondere ad ogni suo lavoro. A Tonga da Milonga de Kabuletê è colorata, dinamica, sincopata, mentre la voce della cantante, ricca di armoniche, si muove rapida sul mantra che ricama il ritornello del brano. Più fusion, invece, le sonorità di Deixa, almeno sull’introduzione smorzata subito dalla batida de violão, come la chiamano i brasiliani. Nel pot-pourri di ben quattordici brani, sono almeno due quelli che meritano una menzione speciale. Il primo è il medley tra Eu Sei Que Vou Te Amar e Soneto de Corifeu introdotta dalla bellissima voce di Maria Bethânia e Insensatez in cui il disco si abbandona finalmente al balanço della bossa nova su cui, nella seconda parte del brano, si poggiano i versi suadenti cantati in francese da Carla Bruni.
L’omaggio di Mart’Nália a Vinicius de Moraes è sicuramente apprezzabile ma, per certi versi, rischia di finire nel calderone degli infiniti omaggi che centinaia di artisti hanno già dedicato non solo a Vinicius ma anche agli altri padri legittimi della bossa nova, come Tom Jobim e João Gilberto. In questo senso, se vogliamo, l’ultima fatica discografica della sambista carioca non spicca per originalità. Nonostante tutto, però, l’intero lavoro è ben confezionato e, almeno di tanto in tanto, Mart’Nália canta Vinicius de Moraes merita di essere ascoltato.