Nilson Matta
Black Orpheus
EGEA Records
2013
Confrontarsi con una pietra miliare della discografia internazionale non è mai facile. Ci vuole coraggio, sangue freddo e la consapevolezza di quel che si sta facendo. Il rischio, infatti, è che il risultato appaia come uno scimmiottamento dell’originale e che l’esperimento maldestro pesi sulla carriera dell’artista come ignobile macigno. Nilson Matta ha coraggio e sangue freddo da vendere!
Il suo ultimo lavoro si chiama Black Orpheus e non v’è ragione di spiegare che stiamo parlando di un’opera titanica sia per il valore artistico dei brani riarrangiati – firmati da Tom Jobim, Vinicius de Moraes e Luiz Bonfá -, sia per l’ensamble di musicisti, 15 in tutto, che accompagna il contrabbassista brasiliano in un viaggio pianificato per una vita intera. Perchè Matta sogna di cimentarsi con le musiche e i colori di quest’opera da quando, ancora bambino, ascoltò per la prima volta le registrazioni di Orfeu da Conceição.
Tra i brani riproposti nel disco, diciassette in tutto, appaiono le colonne portanti della musica brasiliana tra cui A Felicidade, Manhã de Carnaval e Se Todos Fossem Iguais a Você, oltre ad alcuni intermezzi come Batucada I e Batucada II, in cui si ripropongono i pattern ritmici tipici delle sfilate carnevalesche, o Cuíca Interlude. A questi si aggiungono due composizioni dello stesso Matta, ovvero Ascend, My Love e Hugs and Kisses in cui, come scrive lo stesso autore nei crediti del disco, “si sottolinea la mia convinzione che, non importa qual difficoltà dobbiamo affrontare, la vita deve essere vissuta con felicità”.
Valore aggiunto di questo lavoro che, già di per sé, gode di grandi qualità, sono i musicisti che accompagnano Nilson Matta tra cui e bene ricordare Klaus Mueller al pianoforte, Anat Cohen al sax tenore, Randy Bracker alla tromba e, ancora, le voci meravigliose di Leny Andrade, raffinata interprete di A Felicidade e Se Todos Fossem Iguais a Você, e di Gretchen Parlato, ad arricchire di armonici i brani Valsa de Euridice e il madley Eu E O Meu Amor/Lamento No Morro.
Black Orfeus è la dimostrazione di come i sogni, quelli di Matta, possano avverarsi o, ancora meglio, di come molte volte la realtà possa superare l’aspettativa del sogno. Dopotutto questo lavoro supera ogni previsione. Nilson Matta, dopotutto, dimostra grande maturità artistica e, soprattutto, profonda sensibilità verso questi grandi classici della musica brasiliana a cui sa avvicinarsi con il rispetto dovuto a di cui sa farsi interprete con l’ardire necessario.