Gilberto Gil
Ok Ok Ok
Biscoito Fino
2018
Se in un primo momento il titolo del nuovo disco di Gilberto Gil appare criptico, basta ascoltare la prima delle quindici tracce per schiarirsi le idee. Ok Ok Ok altro non è che una risposta perentoria alle continue richieste di un posizionamento di fronte a quella che lo stesso Gil, in riferimento alla oscura fase politica brasiliana, definisce vile situazione.
Soddisfatte le richieste, una volta per tutte, il disco, che arriva in concomitanza del settantaseiesimo compleanno, si immerge in una dimensione ben più intima, ispirata, evidentemente, dagli avvenimenti personali e familiari. Nel 2016, infatti, Gilberto Gil è stato ricoverato per diverso tempo a causa di gravi problemi di salute. I giorni trascorsi in ospedale a São Paulo hanno fruttato all’artista non solo, come sperato, il ritorno alla normale routine, ma anche alcuni dei brani più iconici di questo lavoro. Quatro Pedacinhos, per esempio, pur traendo spunto da una asettica biopsia cardiaca, si trasforma in poesia romantica nelle corde di Gil. Le si aggiunge un brano, Jacintho, che si interroga sull’esistenza, sulla sua caducità. Il trittico sull’esperienza ospedaliera si chiude con Kalil, unica nota dissonante dell’intero disco, che più che sembra quasi uno spot pubblicitario scritto ad hoc per il cardiologo Roberto Kalil Filho.
Un enorme spazio di OK OK OK é dedicato sfera familiare, che copre in modo trasversale tre generazioni. Sol de Maria, una ballad distesa e solenne, celebra infatti della prima bisnipote mentre Sereno, nelle sue cadenze bossanovistiche, canta la nascita del terzo figlio di Ben Gil. Dal punto di vista musicale, il nuovo disco di Gilberto Gil è decisamente eterogeneo, riuscendo a riassumere le numerose esperienze artistiche che l’artista baiano ha collezionato nel tempo. In questo senso, Na Real, grazie a un groove aftrobeat degno del miglior Fela Kuti, poterebbe tranquillamente mimetizzarsi nella setlist di Refavela, così come Pela Internet 2 strizza l’occhio, ancora una volta, al reggae di Bob Marley, dal quale molto spesso Gil ha attinto ispirazione. Ok Ok Ok é un disco impressionante, entusiasmante, incredibile. Ma potevamo forse aspettarci qualcosa di diverso da questo genio?

