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Ed Motta
Perpetual Gateways
Egea
2016

Il brasiliano Ed Motta fa un ulteriore passo avanti nel tentativo di internazionalizzare una volta per tutte la sua musica. Se AOR (2013), infatti, prevedeva sia una versione in portoghese che una in inglese, Perpetual Gateways, nuova fatica discografica della voce più soul del panorama carioca, è esclusivamente in inglese. Non solo. Questo è il primo disco che Ed Motta registra interamente in terra nordamericana, a Los Angeles, e lo fa affidandosi a musicisti del calibro di Cecil McBee (basso), Charles Owens (sassofono), Curtis Taylor (tromba), Greg Phillinganes (clavinet), Hubert Laws (flauto), Marvin Smitty Smith (batteria), Patrice Rushen (piano, Rhodes e clavinet), Rickey Woodard (sassofono) e Tony Dumas (basso). Niente chitarre.

Dal punto di vista stilistico, Perpetual Gateways racchiude in sé due mondi. Quello del soul e quello del jazz, che Motta organizza nel disco in due compartimenti, come se si trattasse di un vinile. Per il lato A, il Soul Gate, l’artista propone cinque composizioni che, ancorché venate di jazz, trasudano soul black nord americano da ogni nota, concedendosi, a sprazzi, qualche tocco di funk e R&B. D’altra parte, in brani come Reader’s Choise e Heritage Déjà Vu, sono evidenti i riferimenti stilistici ai Steely Dan – band di inizio anni 70 di cui Motta è fan della prima ora – non solo nella complessità armonica ma anche nell’equilibrio dei diversi strumenti.

Il lato B, invece, è pregno di quel jazz verace che Ed Motta dimostra di dominare a pieno. Forgotten Nickname marca il passaggio al jazz, frenando, almeno all’inizio, l’impeto del soul della prima parte del disco. Decisamente più convulsa, The Owner propone un dialogo serrato tra tromba e pianoforte che, a tratti, ricorda certi fraseggi di alcuni dischi della fase jazz di Herbie Hancock.

Nel disco, Ed Motta dimostra grande maturità anche nel canto. In I Remember Julie, la voce duetta beffarda e ironica con gli ottoni, mentre in Overblown Overweight, brano di chiusura del disco, si lascia andare in uno scat scoppiettante. Degna chiusura per un disco vibrante come pochi.

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Ed Motta lancia Perpetual Gateways, un disco interamente in inglese
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Ed Motta lancia Perpetual Gateways, un disco interamente in inglese
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Perpetual Gateways, l'ultima fatica discografica di Ed Motta, arriva sul mercato italiano grazie a Egea Music.
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