Sentirsi a casa, in famiglia. Questa la sensazione che si provava nel Vicolo Cieco di Matera dove, ieri sera, si apriva la seconda edizione del Brasilicata Tour. Tra divani di velluto, tavolini d’altri tempi e luci soffuse, pareva di essere nel salotto di amici ad ascoltare della buona musica. Gli amici, una folta schiera di appassionati, curiosi, brasiliofili e passanti inconsapevoli; la musica quella di Sambulus, il duo brasiliano composto da Luana Mariano, alla voce e al piano, e Caesar Barbosa, alla chitarra elettrica.
Il nome Sambulus, che sembra avere come unica radice quella del samba, è invece la crasi di samba e blues, i due mondi musicali tra cui il gruppo si muove. Perché se all’inizio di carriera le sonorità offerte da Luana e Caesar erano più affini a quelle di un tale Jimi Hendrix – il loro primo album, Up From the Skies, edito nel 2010 era un tributo ad uno dei più grandi chitarristi della storia della musica -, gli ultimi lavori si Sambulus si avvicinano ai ritmi della loro terra d’origine, pur mantenendo un legame forte con il rock. Così la chitarra elettrica alla Hendrix affidata alle dita di Caesar, flirta con il pianoforte di jobiniana memoria di Luana.
Ci si sentiva a casa ieri al Vicolo Cieco, l’abbiamo detto, e questo lo si deve alla straordinaria semplicità di artisti che hanno saputo accogliere il pubblico nel loro mondo musicale. Nessun palco e nessuna platea, ma un unico salotto in cui c’è chi suona e chi ascolta. Il concerto, in fondo, è stato un costante work in progress in cui la scaletta si è costruita sull’onda dell’emozione, dell’entusiasmo. La briosa Carmin, scritta da Luana e Caesar ed inserita nell’ultimo disco Dois, a iniziato il viaggio che ha fatto sosta sulle sonorità elettriche di Voodoo Child di Hendrix e, ancora, sul sound tutto brasiliano di Bala com Bala di João Bosco, Influência do Jazz di Carlos Lyra e Mamãe Coragem di Caetano Veloso e Torquato Neto che, sul finale, si è trasformata in Smooth Criminal di Michael Jackson.
Dieci brani in tutto, quelli proposti ieri da Sambulus, che però hanno permesso di apprezzare le grandi doti del duo brasiliano. Luana Mariano, vera intrattenitrice, si trova a suo agio sia davanti al pianoforte che davanti al microfono. La voce profonda e armoniosa sa adattarsi all’acido di Hendrix e al balanço di Lounge, altro brano inedito, con versatile grazia. Caesar Barbosa, dal canto suo, ha tutto quello che ci si aspetta di trovare in un chitarrista: ingegno, tocco, fantasia e una tecnica da fare invidia ai chitarristi più affermati sulla scena internazionale.
Per ascoltare i Sambulus, qualora ve li siate persi, ci sono due possibilità: acquistare il loro ultimo disco,Dois, su Amazon o andare a vederli in concerto al Locus Festival 2014 a Locorotondo. Entrambe le opzioni sonno da prendere in considerazione!