Sandy Muller
Noel
Cozinheira Music
2013
Apparentemente uno studente di medicina, borghese, bianco, ha poco a che vedere col samba, quello del popolo, quello della strada. Se il figlio di papà, però, si chiama Noel de Medeiros Rosa o, come tutti lo conoscono, Noel Rosa, le cose cambiano. Se a firmare i samba sono le sue mani lisce e il suo volto pulito, la storia diventa quella di uno dei nomi più importanti della musica brasiliana. Basta pronunciare appena il suo nome, Noel, perché tutti sappiano di chi si sta parlando.
Ed è così che l’artista italo brasiliana Sandy Müller ha intitolato il suo quarto lavoro interamente dedicato interamente al poeta da Vila : Noel! Il disco, pubblicato da Cozinheira Music, è il tentativo, tra l’altro egregiamente riuscito, di donare nuovi colori alla musica di un genio del samba cresciuto nel quartiere di Vila Isabel. Nato da un idea della stessa Sandy Müller e del chitarrista Claudio Pezzotta, le dodici tracce risultano quantomai attuali. Ascoltando il disco è strano, infatti, pensare che Noel abbia composto le musiche all’inizio del ventesimo secolo. La composizione più recente inserita nel disco, Pra que mentir, risale al 1937!
Il lavoro di restauro nell’arrangiamento, affidato a Pezzotta, è straordinariamente delicato, sensibile, misurato. Ogni composizione si rivela all’ascoltatore per quella che è, senza artefatti, così come Noel l’ha composta. Non cambia l’essenza quindi, ma piuttosto la forma che, pur affidandosi a strumenti tipici della tradizione brasiliana – al pandeiro, alla cuica – a volte si concede a strumenti decisamente inusitati ad inizio secolo che, però, non stravolgono l’equilibrio armonico delle composizioni. È questo il caso di Gago Apaixonado, alla cui melodia, spiritosa e briosa, fa da contrappunto la chitarra di Bill Frisell o, ancora, di Filosofia, sostenuta da una chitarra distorta di tutto rispetto.
Oltre a Frisell, altri due grandi nomi della musica internazionale hanno preso parte alle registrazioni di Noel. Il primo è Vinicius Cantuária, produttore artistico del disco e parceiro di Sandy in Até Amanhã, mentre il secondo è Ryuichi Sakamoto, raffinato pianista giapponese non nuovo ad esperienze musicali brasiliane, che accompagna la band in Três Apitos.
Le melodie, tutte note a chi ama il Brasile e la sua musica, ben si adattano alla voce suave e misurata di Sandy che, da brava interprete, le fa proprie, plasmandole e offrendole al pubblico arricchite di nuove sfumature. Alle abilità tencich e interpretative di Sandy, si aggiungono alcune finezze in fase di registrazione. Le sovraincisioni vocali in Fita Amarela – ad avviso di chi scrive, tra le più belle interpretazioni mai proposte -, infatti, oltre ad arricchire armonicamente il brano, danno forza all’ultimo desiderio di Noel: quando eu morrer não quero choro nem vela, quero uma fita amarela gravada com o nome dela.
Conversa de botequim è il brano che chiude il disco. La scelta è assolutamente vincente. Il brano, infatti, sembra una foto nitida della realtà in cui Noel Rosa ha speso la sua breve vita di artista. Tra botecos, sigarette, birre, cravatte svogliate e idee geniali per la testa.
Noel è senza ombra di dubbio un disco riuscito in ogni suo aspetto, da quello grafico – bellissimi copertina e libretto – a quello musicale. Un disco, insomma, che riconferma Sandy Müller una delle più brave interpreti brasiliane e, perché no?, anche una delle più brave artiste italiane.