Poter dialogare con i nomi più importanti del panorama musicale brasiliano è un privilegio, ovvero virtù e non vantaggio, soprattutto quando i dialoghi diventano ricchezza condivisa. Ed è proprio secondo questo schema che la più grande interprete italiana di musica brasiliana, Barbara Casini, regala al pubblico il libro Se tutto è musica, edito da Angelica Editore, nel quale l’autrice raccoglie diciotto conversazioni con altrettanti celebri interlocutori. Dialoghi, quindi, e non interviste, perché ogni artista è libero di raccontare e di raccontarsi senza alcun vincolo né temporale né tantomeno formale, guidato nelle proprie digressioni solo dai contrappunti – per usare un termine musicale – di Barbara. Il tema centrale di ogni conversazione è, almeno all’inizio, l’atto creativo ma gli artisti brasiliani, per nostra fortuna, sono prolissi ed ogni racconto si arricchisce di aneddoti, fatti, persone, esperienze che se da un lato si discostano dal tema principale della discussione, dall’altro sono valore aggiunto per la storia e per le pagine del libro. Ed è attraverso questi “fuori tema” che ad esempio si leggerà della passione di Tom Jobim per gli avvoltoi e dei suoi appostamenti per fotografarne uno, o delle improvvisazioni di João Gilberto sul canto di un gallo o, ancora, di Guinga dentista.
Filo conduttore di tutto il volume è la grande passione di Barbara Casini per la musica brasiliana che traspare in ogni parola, soprattutto quelle in cui si raccontano i propri palpiti di Barbara prima e dopo ogni incontro, tenutosi nella maggior parte dei casi a Rio de Janeiro grazie alla collaborazione dell’artista pernambucano Novelli. Entusiasmo, gioia, ansia, paura di arrivare troppo tardi o troppo presto, sono le emozioni che accompagneranno il lettore in un affascinante viaggio tra le strade della cidade maravilhosa così che, leggendo il libro, si avrà l’impressione di essere accanto all’autrice durante l’attesa dell’incontro con Gil o con Chico. Allo stesso modo, potremo percepire quel senso di appagamento che segue ad ogni conversazione perché, grazie all’espediente narrativo usato dalla Casini, il lettore diventa spettatore reale di un dialogo tra amici.
Gli artisti che si sono raccontati a Barbara sono quelli che da sempre hanno influenzato la carriera dell’artista italiana. Gilberto Gil, Guinga, Dori Caymmi, Danilo Caymmi, Edu Lobo, Miúcha, Chico Buarque de Hollanda, Hermeto Pascoal e Ivan Lins, sono solo alcuni tra i nomi con cui l’autrice ha avuto modo di confrontarsi, a cui si aggiungono quelli di Paulo Jobim, Nana Caymmi e Georgiana de Moraes, a raccontare il genio di Tom, Dorival e Vinicius. Tra i grandi assenti figurano, invece, Caetano Veloso e Milton Nascimento, con grande rammarico della stessa autrice, e João Gilberto che pure entra nel libro attraverso i racconti di Miúcha, ex moglie del genio della bossa nova.
Se tutto è musica è, in definitiva, il riassunto sapiente e appassionato del Brasile e della sua musica, che Barbara ha saputo raccontare in modo schietto e piacevole, con la passione di chi ha fatto di questo mondo la propria ragion d’essere.
Ho avuto il piacere de ascoltarla x ocasione della presentazione del suo libro a Genova,alla Fondazione Casa America. E’ bravìssima,ha una bela voce e l’anima brasiliana!
Si, Barbara è unica 🙂