AscençãoSerena Assumpção
Ascensão
Selo Sesc
2016

A metà del 2016 Serena Assumpção, figlia di Itamar, ha lasciato questa terra. Prima di farlo, però, ha voluto regalarci Ascensão, uno dei grandi capolavori della discografia brasiliana contemporanea. Edito postumo da Selo Sesc, il disco è il lungo viaggio di Serena nelle radici afro-brasiliane del candomblé. L’idea, maturata durante una delle sue visite a Ile De Oba De Dessemi, era quella celebrare gli orixás attraverso le preghiere cantate nei terreros di candomblé che Serena frequentava da anni.

Il risultato di questo intenso lavoro di ricerca durato circa cinque anni sono dodici brani, uno per ognuno degli orixás, a cui si aggiunge un ultimo, Do Tata Nzambi, un’antica preghiera cantata in Kikongo, lingua della Repubblica Democratica del Congo. Ogni brano, inoltre, è dedicato a persone che Serena ammirava come il Profeta Gentileza, Dorival Caymmi, Mãe Menininha do Gantois, Elis Regina, Clementina de Jesus o Clara Nunes. Dei tredici brani, tre sono di pubblico dominio: Do Tata Nzambi, Exu, cantata da Karina Buhr, e Oxalá, il cui canto è affidato alla voce profonda di Serena. Le altre dieci composizioni, invece, sono inediti partoriti dal grembo creativo della Assumpção, di Gilberto Martins e di Joãozinho da Goméia. L’intero lavoro è prodotto da Pipo PegoraroDiPa Pae, sotto la direzione artistica della stessa Serena.

Una delle cose più belle di Ascensão, oltre alle meravigliose composizioni, naturalmente, è il modo in cui l’artista paulistana ha voluto celebrare non solo gli spiriti del candomblé, ma anche l’ensamble di artisti che da sempre le sono stati vicini. Durante le registrazioni dei vari brani, infatti, si sono susseguiti in sala di registrazione ben cinquanta artisti della scena musicale paulistana e carioca. In Ogum, l’ode all’orixá guerriero, a Serena si uniscono Tatá Aeroplano e Tulipa Ruiz. Pavão è cantata da Anelis Assumpção, mentre il trio Metá Metá, composto da Kiko Dinucci, Thiago França e Juçara Marçal ricama le armonie di Xangô. Decisamente interessanti le incursioni della chitarra di Dinucci che si intersecano con i riff di sassofono.  A Tetê Espíndola, Luz Marina e Serena è affidata l’interpretazione di Iansã, mentre Xênia França interpreta Oxum. La composizione dedicata a Iemanjá, firmata dalla stessa Assumpção è cantata in duetto con Céu. Di grande spessore artistico è sicuramente il brano dedicato a  Obaluaiê il cui tema è affidato alla voce di Filipe Catto la cui delicatissima voce si adagia sull’armonzzazione del piano di Adriano Grineberg. Al disco partecipano anche la Banda Tono di Bem Gil, figlio di Gilberto e Moreno Veloso, figlio di Caetano.

Il disco, l’abbiamo detto, è stato lanciato dopo la dipartita improvvisa di Serena che però ha donato la sua arte all’eternità della storia. Con Ascensão l’artista paulistana ascende all’olimpo dei grandi artisti brasiliani. Il lavoro certosino di ricerca, la profondità dei testi, le articolate melodie fanno di questo lavoro uno dei più belli che la nuova generazione di musicisti brasiliani abbia saputo offrirci. L’unico rimpianto è non aver potuto vedere Serena cantare le odi agli orixás durante lo show per il lancio del disco. Ma a celebrare lei e la sua meravigliosa musica, sul palco e non, c’erano gli amici e i musicisti, piccoli e importanti tasselli di questo mosaico meraviglioso.

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Ascensão: l'ultimo regalo di Serena Assumpção
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Ascensão: l'ultimo regalo di Serena Assumpção
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Prima di partire per sempre, Serena Assumpção, figlia di Itamar, ci ha regalato Ascensão, uno dei più bei dischi prodotti negli ultimi anni.
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