Sinal Fechado, edito nel 1974, è uno dei dischi di Chico Buarque di cui più mi vanto di aver prodotto.

Ricordo che quell’anno, tutti i testi di Chico che sottoponevamo all’analisi della censura preventiva – una pratica sgradevole e, purtroppo, non facoltativa di quel tempo – erano sistematicamente vietati. Furono più di trenta le canzoni censurate in quella sala oscura del Palácio do Catete, il covo di quell’associazione malvagia dove mi recavo per far approvare i brani. Era frustrante. L’anno prima, con il disco Calabar, eravamo riusciti a  ingannare la censura diverse volte, ma non c’era verso di fregarli.

Sérgio e ChicoUn giorno, conversando con Chico mi disse: anche se mandassi una ricetta di una torta sotto forma di canzone, la censurerebbero. Non mi lasceranno registrare niente.

Gli proposi di fare un disco come interprete. In questo modo avrebbe registrato anche quell’anno, rispettando gli oneri contrattuali con la casa discografica. Chico Accettò.

Quando il disco fu lanciato, intervistato per la Rede Globo, Chico disse che Sinal Fechado era una mia opera e che lui si era limitato solo a cantare. Ricordo tutto questo con molto affetto.

Per quel lavoro, avevamo chiesto a vari amici canzoni inedite che affrontassero il tema della censura sull’ora di Chico.

Gli artisti che parteciparono furono molti. Caetano Veloso scrisse Festa Imodesta in cui scrive todo aquele que nos empresta sua testa/tutto quello che ci presta la tua testa, come omaggio al compositore popolare. E poi Tudo aquilo que o malandro pronuncia e que o otário silencia/tutto quello che il calandro pronuncia e che l’idiota silenzia. Una aspra critica alla censura che, però, gli stessi organi di censura non seppero riconoscere.

Anche Gilberto Gil scrisse una musica per il disco dal titolo Copo Vazio. Il brano si proiettava già in un futuro prossimo: é sempre bom lembrar que um copo vazio está cheio de ar/ è sempre bene pensare che un bicchiere vuoto è pieno d’aria.

Tra gli altri artisti che presero parte a Sinal Fechado, figurano i nomi di Julinho da Adelaide e LeonelChico Buarque Sinal Fechado Paiva, due compositori fino ad allora praticamente sconosciuti.  La coppia donò a Chico un brano ispirato ad un sogno che uno dei due ebbe a proposito di una confusione di gente battendo alla porta, degli sbirri, in una scura vettura e lui chiedendo afflitto alla moglie che chiamasse il ladrone. Il brano in questione si intitola Acorda Amor. I due scrissero anche Jorge Maravilha che recitava você não gosta de mim, mas sua filha gosta/ io non ti piaccio ma piaccio a tua figlia che, però, non fu inclusa nel disco.

Leonel Paiva col tempo cadde nell’oblio e oggi nessuno se ne ricorda. Julinho de Adelaide, invece, gode ancora di una certa fama. In realtà sia Julinho che Leonel sono due pseudonimi che Chico usò per poter includere nel disco alcuni brani scritti di suo pugno senza che la censura li vietasse. L’espediente risultò vincente. Paragono sempre quel trucco ad una sorta di Garrincha furioso grazie al quale Chico segnò un gol indimenticabile alla censura.

Per Sinal Fechado, Tom Jobim compose Ligia, una ode all’uomo mediocre che non va al cinema, non beve birra e non va a Ipanema e che solo Ligia può salvare. E poi c’era la versione di Me deixe mudo di Valter Franco che ricordava come per Chico Buarque la situazione fosse delicatissima. Fique Calado, Me deixe mudo.

Tra gli altri brani, decidemmo di registrare anche Sinal Fechado, da cui prende il nome il disco, di Paulinho da Viola.

Tracce

  1. Festa Imodesta  (Caetano Veloso) )
  2. Copo Vazio  (Gilberto Gil)
  3. Filosofia (André Filho), (Noel Rosa)
  4. O Filho que Eu Quero Ter (Toquinho, Vinícius de Moraes)
  5. Cuidado com a Outra  (Nelson Cavaquinho, Augusto Tomaz Jr.)
  6. Lágrima  (Jackson do Pandeiro, José Garcia, Sebastião Nunes)
  7. Acorda Amor  (Julinho da Adelaide, Leonel Paiva)
  8. Lígia  (Tom Jobim)
  9. Sem Compromisso  (Nelson Trigueiro, Geraldo Pereira)
  10. Você Não Sabe Amar  (Carlos Guinle, Dorival Caymmi, Hugo Lima)
  11. Me Deixe Mudo (Walter Franco)
  12. Sinal Fechado  (Paulinho da Viola)

[wp_advanced_authors author_name=”Sérgio de Carvalho” ]