Livros dos Dias

Tati Valle
Livro Dos Dias
Protosound Polyproject
2014

Ad ascoltare il suo ultimo disco, Livro Dos Dias, sembra che Tati Valle non si sia mai allontanata dal Brasile eppure dalla sua terra, il Paraná, è partita nel lontano 2007. Edito a gennaio del 2014, Livros dos dias è la dimostrazione di come il Brasile rimanga vivo nel cuore dei brasiliani anche a migliaia di chilometri di distanza. Ne sono un esempio le esperienze europee e, perché no, italiane di Chico Buarque, Vinicius de Moraes, Toquinho e, ancora, Caetano Veloso, Gilberto Gil. Perché non importa dove si viva se il cuore batte a ritmo di samba o di bossa nova. In questo senso, Tati Valle, offre un repertorio che più brasiliano non si può.

Otto brani in tutto, più una bonus track,  per riassumere una traiettoria musicale iniziata già in Brasile e arricchitasi di collaborazioni importanti qui in Italia. Nel disco, infatti, se molti dei brani nascono dalla sola penna di Tati Valle, uno gode della collaborazione di nomi importanti della musica verdeoro, come quello di Celso Fonseca o di Ronaldo BastosSlow Motion Bossa Nova, il brano in questione, è tra l’altro l’unico ad essere cantato in inglese quasi a ricordare quei tempi in cui gli Stati Uniti d’America si innamoravano della bossa nova di Tom, Vinicius e João.

Altra collaborazione presente nel disco è quella con Eloi Sten, poeta brasiliano anch’esso trapiantato in Italia, con il brano Voz e Vioão riproposta in due versioni, una nel classico stile brasiliano con percussioni e chitarra, l’altra, più intimistica, accompagnata dal pianoforte di Marco Bassi.

Negli oltre trenta minuti di musica, sicuramente merita di essere menzionata Ultimo Samba, il samba brioso che apre Livros Dos Dias, e Samba de Quinta Feira, un sambinha classico e pulito che ricorda le composizioni dei giganti del samba. Camaleão, invece, si abbandona a sonorità più moderne che, però, mai contrastano con la linea artistica del disco.

Composizioni a parte, nell’intero disco Tati Valle emerge come artista completa, capace di scrivere e di cantare egregiamente. La sua voce, profonda e avvolgente è virtuoso strumento di tutto il lavoro che si adatta a tonalità acute, quando necessario, e che vibra in tutto il suo splendore nelle tonalità medie. Probabilmente, proprio le medie frequenze, quelle che prendono corpo e si riverberano nel faringe, sono la parte più bella del canto di questa musa brasiliana che l’Italia, per fortuna, ha adottato.

Purtroppo nei negozi di dischi italiani pochi sono i titoli dei brasiliani. Per fortuna Livros dos Dias c’è!