Bebel Gilberto
Tudo
Sony Music
2014
Sono passati cinque anni dall’ultimo lavoro in studio All in one. Un’attesa lunga che, però, è valsa la pena. É un disco maturo Tudo, questo il titolo, che porta con se il bagaglio musicale di chi di musica si è sempre nutrita, di chi ha le carte per dichiararsi figlia della bossa nova e, chiaro, di João e Miucha. Un disco come sintesi di due mondi diversi, il Brasile e gli Stati Uniti, di cui l’artista si nutre. E il titolo sembra più che mai appropriato.
Il repertorio è estremamente variopinto sia per i due idiomi che la cantante padroneggia a meraviglia, sia per il groove nordamericano che si macchia di note verdeoro. Questo lo si nota già dai primi secondi di Somewhere Else, brano d’apertura del disco, che al cinguettio di uccelli che ricordano il gigante pela propria natureza si affiancano atmosfere newyorkesi.
I dodici brani presenti nel disco sono una selezione di titoli inediti e cover celebri. Tra queste, si distingue la bella Saudade vem correndo, una composizione di Luiz Bonfá e Maria Helena Toledo, che nella voce di Bebel si arricchisce di uno swing o di un balanço, come direbbero i brasiliani, allegro e delicato. E, ancora, nel disco si possono trovare brani di Tom Jobim ma anche di Neil Young con Harvest Moon.
Tra gli inediti, invece, salta all’occhio – o all’orecchio – Novas Ideias, un brano scritto a quattro mani con Seu Jorge – che pure partecipa alla registrazione – che, a dire della stessa artista, è i preferito di papà João.
Tudo è, tutto sommato, il racconto di una vita tra nord e sud, tra bossa e jazz, che, pertanto, porta con sé la forza di due culture che tanto hanno dato alla musica e la voce, matura e brillante, di quella ragazzina che anni fa aveva incantato il mondo cantando Chega de Saudade accompagnata dal papà.