In qualunque quartiere ci si ritrovi a vagare, in qualunque avenida si passeggi e che parli di Brasil, è impossibile non alzare lo sguardo al cielo e, a voce alta, ripetere: “Deus é carioca”.  Oggi voliamo a Rio de Janeiro, città dell’omonimo Stato brasiliano per scoprirla sempre più ricca, più sonora e più brasiliana che mai.

Rio de JaneiroDivenuta capitale del Brasile nel 1763 e fino al 1960, Rio de Janeiro (letteralmente in italiano Fiume di Gennaio) è divenuta terra ospitale per numerosissimi artisti, musicisti e scrittori brasiliani e non che qui hanno (ri)conosciuto la vera essenza brasiliana. Il sole che fa risplendere la già lucente roccia dell’arpoador; la luna che si rispecchia sulle acque della recôncavo caricoca e che quasi si culla sul morro dos Irmãos; il samba che risuona  per le strade del quartiere Lapa … tutto è musica a Rio de Janeiro!

La città ha ospitato, nel corso degli anni, personaggi come Vinícius de Moraes, Carlos Drummond de Andrade, Clarice Lispector, Wagner Moura, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Luiz Melodia e molti altri. Tutti artisti che hanno scritto e cantato versi unici sulla cidade maravilhosa. Grazie a loro, anche a distanza di chilometri, abbiamo potuto immaginare e assaporare i suoni, le luci e le emozioni che Rio de Janeiro riesce a lasciare a chiunque passi per le sue ruazinhas.

Vinícius de Moraes ha visto una garota passeggiare per la spiaggia di Ipanema e le ha dedicato una delle sue musiche più celebri: Garota de Ipanema.

Dalle spiagge di Ipanema, poi, passeggiando o pedalando sino all’arpoador si potrà contemplare il meraviglioso paesaggio naturale che Rio ha da regalare a qualunque ora della giornata. Basta spostare lo sguardo a destra e, tra gli altissimi grattacieli, risuonano i versi di Tom Jobim che porobabilmente da lì osservava attonito il Cristo: “Da janela vê-se o Corcovado, o Redentor, que lindo”.

Passeggiando ancora un po’, arrivando a Copacabana ad accogliervi ci sarà il ‘sentimento’ di Carlostom jobim a ipanema Drummond de Andrade, uno tra i più grandi esponenti del modernismo brasiliano: “Tenho duas mãos e um sentimento do mundo”… Quel mondo che per Drummond, per Caetano Veloso è un mondo vagabondo.

Minha alma canta, vejo o Rio de Janeiro …”: i versi di Tom Jobim riecheggiano anche nel quartiere Lapa, dove i giovani si recano il venerdì per ascoltare e danzare del buon samba, carioca 100%.

Ma l’anima letteraria di Rio si trova nel quartiere Tijuca, dove Clarice Lispector ha vissuto e dove ha concepito il romanzo che l’ha resa famosa ai brasiliani e a chi si è avvicina al caleidoscopico mondo brasiliano per la prima volta: a Hora da estrela. Lì, Il Parque da Tijuca costituisce il polmone verde della città, insieme al Parque Lage situato nel quartiere di Lagoa. Con poco più di 4000 ettari di estensione, il verde delle sue piante ha stregato e ispirato scrittori del calibro di Clarice Lispector.

Difficile non lasciarsi trasportare dai suoni e dai sapori e dai colori di una città che è una tra le più ricche meraviglie che abbiamo in questo mondo e che, di sicuro, ispirerà i vostri viaggi, i vostri racconti, le vostre musiche … insomma, la tutto quello che di più ricco avete nella vostra vita!