Molti credono che il solo fatto di essere nati a Porto Alegre sia quasi un marchio di fabbrica. Secondo questa logica, per una cantante come Adriana Calcanhotto il paragone, seppur lusinghiero, con Elis Regina è spontaneo almeno quanto errato. Nonostante entrambe siano nate nella capitale del Rio Grande do Sul, infatti, il percorso musicale intrapreso è sostanzialmente diverso. Sicuramente la Calcanhotto è stata fortemente influenzata da Elis – quale artista brasiliana non lo è stata? – soprattutto grazie alla passione profonda della mamma per la Pimentinha nazionale, ma questo non giustifica il fatto che alcuni, soprattutto ad inizio carriera, definirono la Calcanhotto la nuova Elis Regina.

Adriana PartimpimAdriana, di origini venete – la doppia consonante nel cognome ne è la dimostrazione -, dopotutto è unica sia nel canto delicato, fragile e intenso che nel suo approccio viscerale alla musica brasiliana e, più in generale, all’arte. Sin dai primi passi nel mondo dello spettacolo, infatti, la Cacalnhotto si avvicina al movimento antropofagico in cui la visceralità è concetto fondamentale. L’idea di mordere e divorare le qualità dell’altro per metabolizzarle e farle proprie è alla base del movimento ideato da Oswald de Andrade e sostenuto da una folta schiera di artisti brasiliani, tra i quali la stessa Adriana. Il brano Vamos Comer Caetano, composto nel ’98 dall’artista gaucha, è il riassunto, ad opera di Adriana, di un concetto così semplice e così complesso allo stesso tempo.

Il debutto discografico della Calcanhotto avviene nel 1990 con il disco Enguiço, un lavoro che propone brani inediti e riarrangiamenti di classici della musica brasiliana come Disseram Que Voltei Americanizada, già cantata da Carmen Miranda, o Nunca, del conterraneo Lupicínio Rodrigues. Il primo decennio di carriera della Calcanhotto è sicuramente focalizzato sulla música popular brasileira. Tra l’altro, è proprio in questi anni che Adriana si afferma come compositrice raffinata e di talento.

Gli anni che vanno dall’inizio del nuovo millennio ad oggi, invece, sembrano aprire all’artista di Porto Alegre nuovi orizzonti a cui la Calcanhotto si dedica con anima e corpo. È questo, probabilmente, il periodo non solo più prolifico dal punto di vista discografico – ben 11 dischi in 12 anni –  ma anche il più produttivo dal punto di vista creativo. Adriana Calcanhotto, infatti, si dedica, tra le altre cose, a composizioni per bambini che raccoglie, nel 2004 nel disco Adriana Partimpim. Sotto tale pseudonimo datole dal padre durante l’infanzia Adriana lancerà, durante la sua carriera, altri tre dischi interamente dedicati all’infanzia: Adriana Partimpim O Show nel 2005, Partimpim Dois nel 2009 e Partimpim Tlês nel 2012.

I quattro album sopra citati sono una parte fondamentale della produzione artistica in cui, pur dedicandosi alla sfera infantile, la compositrice non perde la verve poetica a cui ha da sempre abituato il suo pubblico. I dischi per l’infanzia, infatti, sono stati accolti con entusiasmo da bambini e da adulti.

Nela produzione, per così dire, “adulta”, tra gli album di maggiore spicco dell’artista gaucha merita di essere ricordato O MicróbioAdriana Calcanhotto color do Samba, disco autorale del 2011 dedicato interamente al samba. In questo lavoro Adriana Calcanhotto mostra una sua visione del samba inedita e originale che  pur mantenendosi legata ad una certa tradizione, non rinuncia sperimentazione.

Ovviamente, come per ogni artista che si rispetti, al disco si affianca sempre l’esibizione live alla quale Adriana Calcanhotto non si è mai sottratta. I concerti dell’artista gaucha sono noti per il loro equilibrio armonico, per la voce sottile e delicata di Adriana e per una raffinatezza sorprendente nell’arrangiamento.

Le tournée della Calcanhotto hanno spesso interessato anche la nostra penisola.

Era l’ottobre del 2013 quando Adriana Calcanhotto si è presentata a Roma nell’ambito del Festival Brasil organizzato dall’Ambasciata del Brasile a Roma. In quell’occasione, l’artista di Porto Alegre si è presentata in uno show voz e violão riproponendo molti dei brani più famosi della sua intera carriera, per la gioa del pubblico che, attento e partecipe, ha saputo apprezzare  a pieno una delle voci più belle del Brasile.

In quell’occasione, abbiamo avuto il piacere di incontrare la compositrice nel backstage immediatamente dopo lo show e abbiamo scambiato due chiacchiere sulla sua carriera. La video intervista è stata più piacevole di quanto ci aspettassimo. Adriana si è dimostrata simpaticissima e ben disposta anche alle domande più noiose! Viva Adriana!