Era da molto, o meglio, da troppo tempo che Caetano non esibiva in Italia. L’ultima volta l’avevamo visto in una delle belle notti di Sesto d’Estate – rassegna, ahinoi, peraltro non più attiva -. Era il 2010 e la tournée  era quella del disco Zii e Zie.

Il 2014, invece, è la volta di Abraçaço che si è stretto attorno a cinque città italiane: Torino, Milano, Padova, Roma, Bari e Cagliari.

A Bari, il concerto di è tenuto nel magnifico Teatro Petruzzelli. Caetano, con l’ormai celebre Banda CêMarcello Callado alla batteria, Pedro Sá alla chitarra e Ricardo Dias Gomes al basso – che segue il cantautore brasiliano dall’omonimo disco, appare brillante, rilassato, a suo agio come non mai davanti ad un pubblico che gli applaude le mani ad ogni sospiro, ad ogni nota. Divertito e divertente, balla, ondeggia, salta e si sdraia sul palco. Poi, sugli assoli dei musicisti si avvicina alla platea, saluta. Guarda in alto, saluta. Torna a cantare.

Con Caetano Veloso nel backstageLo show, della durata di quasi due ha proposto i brani dell’ultimo disco, Abraçaço, tra le distorsioni di A Bossa Nova é Foda, Parabéns, O império da Lei, Abraçaço, e la poesia delicata come quella di Um Comunista, Estou Triste e Quero Ser Justo. Un secondo momento, invece, ha offerto ai fan della prima ora alcuni brani classici della carriera di Caetano come la bellissima Odeio Você, dall’album Cê o l’irriverente Você Não Entende Nada, in cui Caetano, nel cantare le fatidiche parole eu como você (ti scopo), si è esibito in un allusivo movimento di bacino. O, ancora, la sua evergreen O Leãozinho, scritta per l’amico Dadi Carvalho, e A Luz de Tieta che, pur senza l’accompagnamento di fiati previsto nella versione originale, non ha perso in groove e potenza.

Momento di grande delicatezza è stata l’esecuzione, voz e violão, di Come Prima Più di Prima di Tony Dallara che già aveva eseguito al Festival di Sanremo con Stefano Bollani.

Dopo il concerto abbiamo avuto il piacere e l’onore di incontrare Caetano Veloso nei camerini per una chiacchierata di un quarto d’ora. Abbiamo parlato del concerto, dell’amicizia comune con Dadi Carvalho, di Gilberto Gil e di una probabile intervista che cercheremo di registrare in Brasile.
Per il momento, quindi, niente intervista, ma il saluto che Caetano ha voluto mandare a tutti gli amici che seguono Nabocadopovo.