Joyce Moreno
Cool
Far Out Records
2016
Dalla bossa nova al jazz il passo e breve e questo la cantante brasiliana Joyce Moreno lo sa benissimo. Dopotutto nel suo ultimo lavoro, Cool, distribuito dalla Far Out Records, la Moreno si trova a eseguire esattamente il passo di cui sopra, cimentandosi con il classici standard jazz nordamericani. La richiesta di un disco simile è arrivata dal Giappone e, in un primo momento, ha trovato l’artista riluttante. Con il tempo, però, Cool ha conquistato il cuore dell’artista che si è donata anima e corpo alla causa.
Tutto è iniziato durante un soundcheck. Il brano, Love For Sale di Cole Porter, che sarebbe servito a regolare i suoni, si è trasformato immediatamente in un afoxé estremamente interessante il cui sincopato ha traslato la prostituta cantata da Cole Porter dalle strade degli Stati Uniti ad un paesaggio decisamente baiano. Di Porter, ci sono anche Let’s Do It e You Do Something to Me a chiudere il trittico. Le percussioni suonate a mani nude da Tutty Moreno, la riarmonizzazione della chitarra in salsa Joyce, offrono, invece, un panorama decisamente più pacato in Fever che a tratti viene lacerato dalle incursioni di pianoforte di Helio Alves e dagli acuti secchi della cantante. A proposito di Alves, è da assolutamente da ascoltare il suo assolo mozzafiato in Cool, celebre brano di West Side Story. Day-O (The Banana Boat Song), canto popolare giamaicano, si avvale dell’arpeggio di basso di Rodolfo Stroeter e un armonizzazione vocale a rendere ancora più vivida l’immagine offerta dalla canzone come in un quadro impressionista.
Tra i tanti standard, ovviamente, non poteva mancare il classico dei classici My Favourite Things e un’inedita e avvincente Mingus, Miles, & Coltrane composta da Joyce per rendere omaggio a questi tre mostri del jazz.
Per chiudere il viaggio nordamericano con “chiave di oro” – come dicono i brasiliani – Joyce ha deciso di puntare su una romanticissima Moon River in cui mettere in risalto senza remore la propria voce delicata, rotonda sostenuta esclusivamente dalla chitarra, in un unplagged mozzafiato.

