Quando si pensa al nome di Fiorella Mannoia, subito vengono alla mente alcune canzoni che ne hanno accompagnato la carriera. Tra queste, Quello che le donne non dicono,  Sally o, ancora, Il Cielo d’Irlanda. Musica italiana, non c’è che dire. Fiorella è una delle più brillanti artiste che il panorama musicale italiano abbia mai conosciuto che, però, sin dal 1999, si concede un pizzico di brasilianità. Nel disco Certe Piccole voci, infatti, la “Rossa” – come la chiama  Francesco De Gregori – inserisce il brano Oh Che sarà, versione italiana di O que será di Chico Buarque. La traduzione in italiano porta la firma di Ivano Fossati. Il brano, che da quel momento è sempre stato presente nella scaletta dei concerti dei concerti, si adatta perfettamente alla voce rotonda e calda della Mannoia che nel 2002 lo interpreterà al fianco dello stesso Chico Buarque e di Toquinho. Una versione dello stesso brano, forse la più bella, sarà inserita anche nel repertorio della tournée con De Gregori, Ron e Pino Daniele. Proprio a quest’ultimo si deve il bellissimo arrangiamento di chitarra e gli interventi vocali ad arricchire il canto di Fiorella.

Fiorella e CaetanoIl seme brasiliano piantato nel repertorio di Fiorella e coltivato con cura ad ogni concerto sboccia in tutto il suo splendore  nel 2006 con Onda Tropicale, un disco squisitamente verdeoro registrato tra Roma e Rio, Arezzo e Salvador. Il repertorio del disco è composto da dodici brani a firma dei più grandi autori della mpb come Gilberto Gil, Caetano Veloso, Lenine, Chico Buarque, Chico Cesar, Milton Nascimento, Djavan, ecc.ecc. che, tra l’altro, parteciperanno alla registrazione dei brani. Con Onda Tropicale Fiorella Mannoia è stata la prima capace di coinvolgere tutti questi artisti in un disco solo.

I brani, scelti insieme a Piero Fabrizi, sono riproposti con un arrangiamento che mai perde gli elementi tipici della musica brasiliana. Nessuna violenza musicale, infatti, intacca l’equilibrio di ogni composizione   nonostante ogni brano sia interpretato sia in italiano che in portoghese, lingua che Fiorella sembra padroneggiare molto bene. La traduzione dei testi è stata il più fedele possibile al testo originale, perché il traduttore non si trasformasse in traditore, come la stessa Fiorella aveva detto in occasione del lancio del disco.

L’esperienza brasiliana della Mannoia, però, non si limita solo alla sfera musicale ma si spinge ben oltre. Progetto axéDa anni, infatti, l’artista romana è impegnata nel progetto Axé, un programma di recupero dei bambini ed adolescenti che vivono in situazioni di disagio sociale in Brasile attraverso l’arte.  Fiorella Mannoia, non è certo un mistero, è una delle artiste italiane con una forte coscienza sociale che da sempre la vede impegnata in campagne di questo tipo.

Per questo impegno civile, per Onda Tropicale, per il suo rispetto per il Brasile e per la sua cultura, e per altri mille motivi siamo profondamente innamorati dei quest’artista che abbiamo avuto il piacere di incontrare, poco prima di un concerto, a Matera. In quest’occasione di siamo fatti raccontare la sua passione per il Brasile, i retroscena del disco Onda Tropicale, e il suo impegno con il progetto Axé.