L’intesa tra musica brasiliana e musica italiana è ormai un dato di fatto. Sin dagli anni 60, infatti, grazie a personaggi come Franco Fontana e Sergio Bardotti, i due universi musicali hanno saputo creare i legami fondamentali affinché artisti dell’uno e dell’altro fronte potessero collaborare – come nel caso di Toquinho, Vinicius de Moraes, Sergio Endrigo, Ornella Vanoni – o anche solo interpretare gli uni i brani degli altri, come è successo, ad esempio, con il brano di Lucio Dalla 4 marzo 1943, riproposta da Chico Buarque con il titolo a Minha Vida, o con i brano O que será di Chico, riproposto in Italia da Ivano Fossati e da Fiorella Mannoia. Tra l’altro, anche in tempi recenti, non sono mancati tributi che gli artisti italiani hanno offerto ai colleghi verdeoro. Solo per citarne alcuni, la stessa Fiorella Mannoia ha pubblicato, nel 2006, un album dal titolo Onda Tropicale, che vede come ospiti molti grandi nomi della musica verdeoro, mentre Stefano Bollani, nel 20o8, ha registrato a Rio de Janeiro il disco Carioca e il gruppo InventaRio, composto da Giovanni Ceccarelli, Ferruccio Spinetti, Francesco Petreni e Dadi Carvalho, ha omaggiato nel 2012 il genio di Ivan Lins con il disco InventaRio incontra Ivan Lins.
Oltre a quelli già citati, i nomi che potrebbero entrare nella lista degli artisti italiani che hanno avuto a che fare con il Brasile sarebbero veramente tanti ed è così che abbiamo deciso di creare la rubrica intitolata, con un pizzico di ironia, Gringos e Mpb, attraverso la quale cercheremo di farci raccontare dagli artisti connazionali, i gringos per l’appunto, il loro modo di vedere e di vivere la musica brasiliana. L’espediente narrativo, ovviamente, sarà sempre quello della video intervista.
Il primo artista che ha accettato di offrire la propria testimonianza a Nabocadopovo è stato Stefano Bollani che ha voluto, tra l’altro, mandare un caro saluto ai nostri naviganti che, nell’attesa di proporvi l’intera intervista, alleghiamo a questo articolo.