Henrique Cazes è una delle figure fondamentali dello choro e della musica brasiliana contemporanea. Considerato uno dei maggiori solisti di cavaquinho del mondo è autore del principale metodo di studio per lo strumento (Escola Moderna de Cavaquinho, 1988) e nel 1998 ha pubblicato il fondamentale libro “Choro. Do Quintal ao Municipal”. Dopo aver debuttato professionalmente nel 1976 con il Conjunto Coisas Nossas, nel 1980 entra a far parte della celebre “Camerata Carioca”, dove lavora in contatto diretto con Joel Nascimento e il Maestro Radamés Gnattali. Ha lanciato inoltre molti altri album fondamentali, fra cui quelli su Pixinguinha, Garoto, Waldir Azevedo. Dal 2013 è professore della Università Federale di Rio de Janeiro. È appena uscito in Brasile il suo CD e volume di partiture “Música Nova para Cavaquinho”, tutto basato su sue composizioni. Abbiamo incontrato Cazes, appena arrivato in Italia, al Museo dello Strumento Musicale di Reggio Calabria in occasione della conferenza stampa di presentazione delle iniziative in cui è stato protagonista a Reggio Calabria: concerti, master class e soprattutto il grande convegno sullo choro del 24 e 25 ottobre (“Lo choro brasiliano. Prospettive musicologiche e didattiche tra repertorio e prassi esecutive”), organizzato dal Conservatorio “F. Cilea”, con il patrocinio di Sorbonne Université di Parigi, la Escola brasileira de Choro Raphael Rabello di Brasília e la Società Italiana di Musicologia, con la presenza di grandi studiosi e musicisti che arriveranno da Francia, Brasile e Portogallo, e nel cui ambito sarà presentato un concerto di Cazes con l’Orchestra d’archi del Conservatorio.   Dopo l’incontro con i giornalisti, il cavaquinista e chitarrista italiano Fabio Falaguasta ha intervistato Henrique Cazes, il quale ha parlato dell’importanza di queste giornate a Reggio Calabria, di come si sono sviluppati gli studi sul cavaquinho, di come grazie a Waldir Azevedo sia diventato uno strumento solistico, e poi della diffusione dello choro nel mondo e di questo suo primo concerto in Italia, dove insieme all’Orchestra d’archi del Conservatorio di Reggio Calabria eseguirà per la prima volta fuori dal Brasile il Concertino di Ernani Aguiar, il primo concerto per cavaquinho e orchestra che è stato mai scritto.