Era ormai da tre giorni che meditavo sulla possibilità di smettere di cantare, di interrompere definitivamente la mia carriera professionale. Ero quasi pronto a prendere questa decisione e a comunicarlo a tutti. Non certo perché fossi stanco di cantare. Dopotutto è la cosa che più mi affascina. Sentivo, piuttosto, un certo fastidio. Quello che desideravo era qualcosa che mi offrisse un nuovo stimolo.

Ad ogni modo, pensai che per smettere di cantare avrei dovuto fare una dichiarazione pubblica che sarebbe stata senz’altro in musica. Scrissi Palco, una canzone che non lasciasse dubbi su cosa significasse per me cantare, sulla mia relazione con la musica simbolizzata dallo stare su un palco.  

Di cosa parla Palco?

Di uno spazio semi-sacro e della sua funzione esorcizzante, catartica, clinica. Quando composi il brano, mi ricordavo molto di quel poco che sapevo sulle tragedie greche, sui palchi grechi, su Dionisio. Palco parla di un sacerdozio, della capacità di amministrare il rituale della musica che risponde ai suoi stessi dettami. Racconta la visione di me stesso in questo ruolo. 

Parlo, inoltre, della funzione di transmutazione che per me la musica ha quando si è su un palco, di come essere lì mi dà un’aspetto di trasfigurazione. Ed è da qui che nasce l’idea – ripresa nel testo – che quando sono sul palco si possa percepire la mia aura.

Comporre e cantare

Due dimensioni e due diversi ritorni all’anima. Comporre è motivo di straordinario e trascendentale orgoglio, quello di far parte dell’universo della creazione. Cantare, invece, è motivo di vanità. È molto lusinghiero poter stare su un palco e, così, dare piacere a tutti. Sul palco, aldilà del divertimento, la sensazione che si prova è quella di donare, di fare del bene come uomo ad altri uomini. Il momento della composizione, invece, avviene in solitaria, è un processo solitario e nel momento in cui si esaurisce è come se la musica fosse offerta al mondo, come un figlio. Cantare significa riabbracciare questo figlio, stringerlo di nuovo al proprio corpo.

FONTE: GILBERTO GIL – TODAS AS LETRAS (A CURA DI CARLOS RENNÓ)

 

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Palco: di quando Gilberto Gil pensò di abbandonare la musica
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Palco: di quando Gilberto Gil pensò di abbandonare la musica
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Palco è una tra le più celebri canzoni di Gilberto Gil, ma molti non sanno che è stato composto in un momento in cui Gil avrebbe voluto abbandonare la scena
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