Il samba delle streghe

Os Argonautas
Samba delle Streghe
2016

Veleggia fiera la ciurma degli Os Argonautas, questa volta sotto il vento poderoso del Samba delle Streghe, il nuovo disco che arriva a quattro anni di distanza da quello d’esordio. Prodotto da Digressione Music, il titolo offre dodici tracce quasi tutte inedite ben assortite in lavoro che non si può che definire compatto, uniforme.

Ancor più di quanto già era avvenuto per il primo disco, Navegar é Preciso, Samba delle Streghe offre sonorità più dense e mature, sia sul lato compositivo che su quello orchestrale. Il brano di apertura, Lo Stivale, fuga ogni dubbio su quello che si ascolterà nelle dodici tracce. C’è il mare, ancora e per fortuna, il viaggio, la vita, imprevedibile e misteriosa. C’è il fado che disegna le strette strade di Lisbona o le ripide viuzze di Porto. C’è il Portogallo, insomma, leitmotiv di un’intera carriera.

Dai sapori decisamente balcanici, invece, il brano SUDditanza si apre con un riff deciso e scosceso salvo poi aprirsi, sul ritornello, in una meravigliosa ballad di ampio respiro, leggera, avvolgente che esplode negli acuti di Federica D’Agostino. Uno dei più bei brani di questo lavoro. Il testo è una poesia raffinatissima. Ché a parlare di sud recita:

Siamo d’estate balconi aperti sui Balcani
Estrema spiaggia d’Oriente
Noi, il primo pezzo d’America
Ricordo antico di gente, Noi
Ultima linea d’Africa, Noi

Simpatica l’introduzione del brano che dà il titolo al disco, Samba delle Streghe, con una bella citazione della parte del gatto di Pierino e il Lupo di Prokofiev affidata al clarinetto. Il resto, però, è samba puro di quelli che esigono balanço, suingue.

Effettivamente, nel disco, il Brasile è ben presente, non solo nelle influenze ma anche nel violoncello di un ospite di eccezione, Jacques Morelenbaum, che accompagna la band in A História Sem Fim, una bossa moderna cesellata dagli spaziali interventi dell’artista brasiliano. Interessante anche la rivisitazione della famosissima Disseram Que Eu Voltei Americanizada – affidata quasi esclusivamente alla voce e al pandeiro di Giovanni Chiapparino -. Convince molto poco, invece, il rap di Danilo Grillo a chiudere il brano reso celebre da Carmen Miranda. Ostentato e superfluo.

Ospite d’eccezione, oltre a Morelenbaum, in questo lavoro, c’è Daniele Bonaventura, al bandoneón in Come Spose, traccia di chiusura del disco. Tra le cover, invece, se tutto il resto non bastasse, figura una bellissima versione di Sporca Estate di Piero Ciampi. Vera ciliegina sulla torta.

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Samba delle Streghe, il nuovo disco degli Os Argonautas
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Samba delle Streghe, il nuovo disco degli Os Argonautas
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La band pugliese Os Argonautas lancia il nuovo lavoro discografico dal titolo Samba delle Streghe, tra samba, bossa nova, musica balcanica e fado
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Nabocadopovo.it
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