Sururu na Roda
Made in Japan
Biscoito Fino
2016
Ha lo stesso nome di un celeberrimo live dei Deep Purple, ma il Made in Japan di Sururu Na Roda – trio composto da Nilze Carvalho, Silvio Carvalho e Fabiano Salek – non ha niente a che vedere con l’hard rock. È samba puro. Quello di cui il Giappone è grande estimatore. Tant’è che il disco e il dvd, prodotti dalla Biscoito Fino, sono il prodotto di ben 22 concerti che hanno toccato 20 città in un arco temporale di 45 giorni. In realtà, il concerto che si può apprezzare in questo lavoro è stato registrato al Kanagawa Prefecture Hall di Yokohama ma è doveroso che tutti sappiano il successo che questa formazione ha in Brasile e non.
Il repertorio è quanto di più classico si conosca. E i giapponesi apprezzano. Lo show si apre con una briosa Aquarela do Brasil di Ari Barroso che continua senza interruzione con A Voz do Morro di Zé Keti. Dal samba carioca a quello paulistano, non poteva mancare Adoniran Barbosa con una sincopatissima Trem das Onze. Coerente dall’inizio alla fine, il repertorio si snoda tra Garota de Ipanema e Chega de Saudade e, per non lasciare a bocca asciutta nessuno, ripropone Retratos de Cetim di Benito de Paula, Aquele Abraço di Gilberto Gil e una raffinata rilettura di Tô Voltando di Paulo Cesar Pinheiro e Maurício Tapajós.
Tra le varie composizioni offerte durante il concerto, due sono gli inediti. Il primo è un samba ben animato che è il vero inno del trio e il titolo è evocativo: Sururu Formado. Il secondo, Até no Japão, è una composizione ironica dedicata all’esperienza nipponica.
In totale Made in Japan raccoglie poco meno di un ora di grande musica non solo nelle composizioni, ma anche nell’interpretazione brillante e attenta ad offrire una nuova lettura di musica brasiliana.

