André Mehmari rappresenta, senza rischio di smentita, l’eccellenza brasiliana nel campo della musica strumentale. Con un curriculum invidiabile, il pianista di Niterói vanta collaborazioni importanti, composizioni eccellenti e una discografia di tutto rispetto, oggi arricchita da un nuovo titolo: Veredas, percorsi in portoghese.
Il disco, prodotto da Egea, si muove tra le più recenti composizioni del giovane musicista e alcuni celebri brani della cultura musicale brasiliana in un intreccio in cui passato e presente si fondono in un unico elemento. Il tocco sapiente di Mehmari è evidente sin dalla prima traccia, Um Anjo Nasce, dove i suoni rotondi ed equilibrati non lasciano dubbi sul valore artistico del compositore, le cui doti non si limitano né alla sola composizione né al solo pianoforte. Il musicista brasiliano, infatti, si divide tra clarinetto, flauto, bandolim, percussioni, rabecas e basso elettrico, sapendo dare, ad ogni strumento, il giusto colore e la gusta intensità. Veredas, brano da cui prende il nome il disco, è la fotografia dell’abilità polistrumentale di Mehmari. Ascoltando la traccia, infatti, si ha l’illusione che a registrare ci sia una piccola orchestra ma, leggendo i crediti del brano, si scopre che l’unico musicista a suonare è André Mehmari.
L’intero lavoro vanta partecipazioni importanti. Nel brano O Espelho, infatti, la splendida voce di Monica Salmaso raddoppia la linea melodica già descritta dal pianoforte in un delicato gioco di colori, mentre Hamilton de Hollanda e il suo bandolim appaiono oltre che in Di Menor, anche in Cine Paradiso, un omaggio di Mehmari alla musica italiana. Infinitamente intensa, inoltre, l’interpretazione di Luz Negra, composizione di Nelson Cavaquinho, affidata alla voce di Ná Ozzetti. Gli altri nomi importanti che hanno collaborato a questo lavoro sono quelli di Teco Cardoso, Zé Alexandre Carvalho, Sérgio Reze, Neymar Dias e Rita Altério.
Veredas è senz’altro un lavoro intimistico, poetico, che parla all’anima e che dall’anima sa farsi ascoltare accompagnandoci in un viaggio intenso e affascinante che consacra Mehmari come compositore di grande talento, grande maturità e profonda sensibilità.